La storia dei Puzzle

I puzzle nascono in Europa intorno al 1760, quando un giovane cartografo londinese, John Spilsbury, incolla a un pezzo di legno una mappa geografica e la taglia seguendo i confini dei paesi. Il suo scopo è quello di creare un gioco educativo che faciliti l’insegnamento della geografia. Presto le “mappe dissezionate” di Spilsbury si diffondono tra i membri delle classi altolocate.

Nel 1800, a Londra, sono circa 20 i cartografi ed editori dediti alla produzione di puzzle. I soggetti, pur rimanendo sobri e didattici, si diversificano arrivando a includere temi biblici, storici e morali.

Il XIX secolo vede molti cambiamenti nella produzione dei puzzle. Per quanto riguarda i materiali, i produttori iniziano a sostituire i legni di qualità, come mogano e cedro, usati fino a quel momento, con legni più economici. Per quanto riguarda i metodi di produzione, invece, l’incisione viene sostituita dalla litografia. Questi cambiamenti causano un significativo abbassamento dei prezzi. I puzzle, considerati fino a quel momento un lusso per pochi, diventano accessibili e si diffondono tra la popolazione.

STORIA 1

In questi stessi anni, i puzzle si diffondono in altri paesi. In particolare, sono molto amati in Francia, Germania e Olanda. Per quanto riguarda il Nuovo Mondo, i consumatori americani importano, per la maggior parte, puzzle inglesi e tedeschi. Intorno alla metà del 1800, iniziano a spuntare i primi produttori americani. La quantità di puzzle made in USA è notevole, ma decolla definitivamente solo dopo la guerra civile.

La fine del secolo vede l’avvento della rivoluzione industriale e con essa l’impiego di nuove tecniche di produzione più efficienti. Per diminuire ulteriormente i costi di produzione alcune aziende iniziano a tagliare più puzzle contemporaneamente e a utilizzare al posto del legno il cartone, materiale più economico e facile da tagliare.

STORIA 2

La svolta definitiva avviene tra gli anni ’20 e ’30 quando i puzzle in cartone tagliati con fustelle sostituiscono i puzzle di legno sul mercato di massa. Sopravvive, comunque, una ristretta comunità di veri e propri tagliatori di puzzle in legno che si dedicano con passione alla produzione artigianale di classici wooden jigsaw puzzle.

Ad oggi, ci sono molti entusiasti di puzzle in tutto il mondo che, chi per tradizione famigliare, chi per passione personale, chi per collezionismo, ricercano, raccolgono e restaurano puzzle nuovi e antichi. Ci sono associazioni accreditate che si occupano della conservazione, promozione e diffusione della cultura dei puzzle. Una tra queste, l’AGPI, organizza ogni due anni un ritrovo per appassionati di puzzle, tagliatori e collezionisti dove è possibile assistere a interventi di esperti,  acquistare pezzi unici e naturalmente giocare con i puzzle!

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